Parassitosi da Zecche
Con l’arrivo della primavera, e quindi con l’aumento della temperatura e dei valori di umidità, le zecche iniziano la loro intensa attività.
Le zecche sono artropodi, parassiti esterni ematofagi responsabili di trasmissione di diverse malattie sia per l’uomo che per l’animale. Le loro dimensioni possono variare da pochi millimetri a circa un centimetro secondo la specie e lo stadio di sviluppo.
QUALI SONO I TIPI DI ZECCHE
Le zecche sono presenti in tutto il mondo; esistono veramente tante specie, ma quelle che interessano i nostri amici a quattro zampe e che sono diffuse maggiormente in Italia e in Europa fanno parte di una famiglia chiamata IXODIDAE. Queste vengono definite più comunemente come zecche dure in quanto sono costituite da uno scudo dorsale chitinoso e comprendono diverse specie tra cui :
Rhipicephalus sanguineus (zecca bruna del cane)
Ixodes ricinus (zecca dei boschi)
Hyalomma marginatum
Dermacentor reticulatus
Rhipicephalus sanguineus e Ixodes ricinus sono le principali specie di zecche che infestano cane e gatto.
La zecca bruna del cane predilige come ospite il cane, ma può infestare anche altri mammiferi tra cui l’uomo. Queste possono sopravvivere in qualsiasi zona sia rurale che urbana, tant’è infatti che il loro habitat è rappresentato sia da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, con microclima preferibilmente fresco e umido, ma anche da zone dove il clima è più caldo e asciutto o dove addirittura la vegetazione è più rada. La loro priorità dunque è semplicemente rappresentata dalla presenza del loro ospite primario da parassitare sul quale effettuare il loro pasto di sangue. Per cui tra i luoghi preferiti abbiamo senza dubbio cucce di animali, parchi e pascoli.
La zecca dei boschi invece predilige strettamente ambienti boschivi, cespugli, prati con una preferenza per le zone collinose e montane fino a 1300 metri di altitudine. Queste zecche però, prima di parassitare i mammiferi, dal suolo attaccano soprattutto piccoli roditori e uccelli nel loro stato larvale.
Ciclo Biologico della zecca
Il ciclo biologico delle zecche, che può compiersi su un solo ospite oppure su più ospiti diversi, si sviluppa in 4 stadi distinti: uovo, larva, ninfa e adulto.
Una volta percepita la presenza sul territorio del loro ospite, si insediano sulla cute dell’animale attraverso il loro apparato buccale costituito dal rostro attraverso cui eseguiranno il pasto di sangue.
Il ciclo di sviluppo dunque inizia dalla schiusa dell’uovo, deposto sul suolo, dal quale fuoriesce la larva. Questa compie il suo pasto di sangue salendo su un primo ospite poi cade a terra e muta in ninfa; a sua volta la ninfa sale su un secondo ospite, compie il pasto di sangue, cade a terra e muta in adulto; l’adulto sale su un terzo ospite su cui compie il pasto di sangue e si accoppia, per poi scendere a terra per deporre le uova. Il pasto di sangue, durante il quale la zecca rimane costantemente attaccata all’ospite, si compie nell’arco di giorni o settimane.
- ANAPLASMOSI: nota come febbre canina o febbre da zecca nel cane, è una patologia ad eziologia batterica che colpisce soprattutto i granulociti neutrofili e, in rari casi, anche i granulociti eosinofili. I sintomi clinici dell’anaplasmosi canina comprendono debolezza generale con febbre, dimagrimento, vomito, linfoadenopatia, edema delle articolazioni, leucopenia, anemia, e anche se raramente possono presentarsi, disturbi del sistema nervoso centrale.
- BABESIOSI: malattia causata da un protozoo del genere Babesia, il quale è in grado di andare a parassitare i globuli rossi. Le infezioni possono essere asintomatiche oppure possono determinare l’insorgenza di una sintomatologia generale causata da febbre, apatia, brividi, mialgia e artralgia, che possono durare per settimane. Possono verificarsi epatosplenomegalia con ittero, anemia emolitica da lieve a moderatamente grave, lieve neutropenia e trombocitopenia. Vi può essere shock, coma o morte dopo meno di un giorno di letargia, soprattutto nei cuccioli di poche settimane d’età.
- ERLICHIOSI è una malattia causata da un parassita intracellulare (Ehrlichia canis), appartenente al genere delle Rickettsie, colpisce i globuli bianchi, soprattutto i monociti e danneggia talvolta anche il midollo osseo tanto da danneggiare completamente il sistema immunitario. La malattia in fase acuta è caratterizzata da febbre, inappetenza, depressione, anemia, dimagramento, disturbi respiratori, collasso e può essere fatale.
- FEBBRE BOTTONOSA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE è un’infezione causata da Rickettsie, le quali, una volta rilasciate dalla zecca, invadono i piccoli vasi sanguigni danneggiandoli e provocando anche la formazione di trombi. E’ caratterizzata da febbre, anoressia, tosse, zoppia, depressione, vomito, diarrea. Se non trattata adeguatamente e in tempo, può essere mortale.
- HEPATOZOONOSI CANINA è una patologia determinata dall’ingestione diretta della zecca infetta. H. canis colpisce il sistema emolinfatico e in generale tutti gli organi sede dell’ematopoiesi quindi midollo osseo, milza e linfonodi. Febbre ed emaciazione sono i due segni clinici descritti con maggiore frequenza, ma vi è anche depressione, atrofia muscolare generalizzata, iperestesia, scolo oculare e nasale purulento e lieve anemia. Se non trattata adeguatamente e in tempo, può essere mortale.
- MALATTIA DI LYME è un’infezione causata da un batterio (Borrelia burgdorferi), patogeno per il cane e per altri animali, compreso l’uomo. Anche questa patologia provoca sinotomi molto vari e non specifici , tra cui apatia, febbre, inappetenza, zoppia a uno o più arti e linfonodi ingrossati. Inoltre, la malattia di Lyme può anche influenzare i reni, il cuore e il sistema nervoso.
Prevenzione e Profilassi
I cani dovrebbero essere trattati contro le zecche prima dell’inizio della stagione a rischio (febbraio-marzo) con prodotti ad azione repellente e comunque ripetuto fino alla fine dell’intensa attività delle zecche, indicativamente fino a ottobre-novembre.
Un’ulteriore accortezza da prendere, soprattutto dopo avere frequentato aree rurali e boschive e parchi, è quella di controllare il proprio cane ed eventualmente rimuovere le zecche il prima possibile ricordando che le zone del corpo preferite da questo parassita sono testa, collo e zampe.
Un altro accorgimento da prendere è quello di eliminare dal proprio giardino l’habitat ideale delle zecche tagliando regolarmente l’erba, rimuovendo le foglie e potando i cespugli.
Dott.ssa Letizia Madaro
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